lunedì 18 aprile 2011

Immigrazione, “meno sbarchi grazie ai controlli e ai racconti dei rimpatriati”


Tejeddine Gmati, Associazione Tunisini in Italia: ''Sull'immigrazione i media hanno falsificato la realtà per garantire consensi a certi partiti''
sbarco 300x174 Immigrazione, meno sbarchi grazie ai controlli e ai racconti dei rimpatriatiL’accordo voluto da Maroni sta funzionando grazie al rafforzamento dei controlli costieri e allacampagna del governo tunisinocontro le partenze. Ma il nostro paese è preoccupato per le condizioni di chi è rimasto in Italia: perché nessuno può entrare nei centri in cui vivono i nostri concittadini? Inoltre, gli aiuti tecnici restano insufficienti e l’Unione Europea dovrebbe fare di più”. Tejeddine Gmati, nato a Tunisi, da vent’anni in Italia, laurea in Economia e commercio all’Università di Perugia (poi master in Studi europei e relazioni internazionali alla Sapienza), ora uno dei responsabili dell'Associazione Tunisini in Italia (“150mila i tunisini nel nostro paese”) spiega a Diritto di Critica la situazione della Tunisia, dopo l’accordo “anti-sbarchi” dei giorni scorsi.
La gente continua ad arrivare, ma c’è meno preoccupazione e il ritmo sta calando. La diminuzione degli sbarchi è stata ottenuta non solo grazie al potenziamento della sorveglianza costiera, ma anche alla campagna del governo tunisino e al passaparola tra tunisini, in primis, tra i rimpatriati che scoraggiano le nuove partenze, perché si rischia la vita e si spende denaro, per poi essere rimandati a casa”

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