lunedì 4 aprile 2011

« L’Italia ha ciò che si merita?Libia, i ribelli annunciano: “Esportazioni di petrolio entro una settimana”. E martedì il comando passerà alla Nato »


Belusconi gioca a poker con l’Europa: sta aspettando la mano giusta per vincere

Guerra in Egitto, in Libia, in Tunisia, preoccupazioni varie, petrolio, sbarchi a Lampedusa. Cosa sta facendo l’Europa per raffreddare questa situazione calda? L’Italia non lo sa. Il Berlusca è nero con Sarkozy e, come ha egli stesso affermato, quello che accade in Libia lo sconvolge personalmente. Insomma il nostro premier ha paura di rimanere senza alleati in questa questione che gli sta “tanto a cuore”. Nell’ultimo incontro a Bruxelles, Berlusconi è rimasto in silenzio, secondo i riassunti dei diplomatici, anche più del maltese Lawrence Gonzi. Che starà pensando il premier? Non si presta neppure alle domande dei giornalisti, anzi, si fa scudo dietro un motto che per antonomasia calza sempre a pennello “Questo è un vertice fatto di chiacchiere. Io sto zitto e aspetto il momento giusto per passare ai fatti. Non avete ancora capito che governare è fare, e non dichiarare?”
Il nostro Berlusconi ha le idee chiare, a quanto pare: no ha paura del gioco politico di Sarkozy per tenerlo fuori dalle trattative con Gheddafi. I francesi, ha detto Berlusconi, dimenticano il diritto internazionale, ovvero il consenso di maggioranza da parte del resto dell’Europa per intervenire, è quindi convinto che le idee del presidente francese non verranno mai accettate..
Tuttavia si è dimostrato deluso con la Merkel, alla quale ha confidato di aver fatto bene a non entrare in questa alleanza internazionale, chiamata Odissey Dawn. Che progetti aveva per l’Italia Berlusconi? A quanto pare il cavaliere ha i suoi assi ben nascosti nella manica e sta aspettando il giro migliore per lanciarli sul tavolo. Ma se tutto va così bene, perché, secondo indiscrezioni, ha passato gran parte delle giornate non al vertice ma nella sua suite con la sola compagnia di una grande carta geografica della Libia? Che cosa gli sfugge ancora?
(Marina Lecce)

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