New York - Parlare di macchina che diventa obsoleta nel corso degli anni è normale: ma cosa accadrà quando sarà l'essere umano a essere considerato obsoleto nel mondo del lavoro? (fenomeno che si sta già verificando). E quando saranno i robot a prendere il nostro posto?
Non sottovalutiamo affatto il loro potere, sminuendoli a semplici macchine che hanno un raggio di azione limitato. D'altronde, hanno un bel po' di valore aggiunto rispetto al "semplice" essere umano: innanzitutto, fanno meno errori e poi non tendono ad annoiarsi, come accade a molti comuni mortali.
Secondo Marshall Brain, fondatore di How Stuff Works e autore di Robotic Nation, entro il 2013 ci saranno 1,2 milioni di robot industriali che svolgeranno diverse mansioni lavorative in tutto il mondo. Ovvero, esisterà un robot per ogni 5.000 persone. Al momento i robot si stanno già dando da fare, ed è ormai importante rassegnarsi a un futuro in cui diversi tipi di lavoro potranno essere svolti esclusivamente da tali macchine intelligenti. Alla faccia della disoccupazione.
Punto primo, farmacisti fate attenzione! Finora i robot hanno portato a compimento 350.000 ricette mediche in due ospedali. Senza errori. Tanto che lo UCSF Medical Center ha lanciato recentemente una farmacia robotizzata presso due ospedali. La prossima volta che andrete dal farmacista, potreste trovare dunque un robot dietro al bancone.
A essere sostituiti (secondo lavoro a rischio) potrebbero essere poi i legali e paralegali. Invece di recarsi da loro per questioni varie, i clienti potranno accedere infatti a un semplice software e risolvere i vari interrogativi. Il New York Times ha già reso noto che Blackstone Discovery di Palo Alto, in California, ha creato un software che è stato capace di analizzare da solo 1,5 milioni di documenti a un costo inferiore ai $100.000.
Terzo lavoro a rischio: quello degli chauffer e degli autisti di autobus. Qui ci si è messa anche Google, che con i suoi self driving test ha dimostrato che le macchine hanno continuato a marciare per almeno 1.000 miglia, un chilometro e mezzo circa, senza l'intervento degli esseri umani. Altri 140.000 veicoli sono andati avanti poi soltanto con un controllo occasionale.
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